Dispositivi di protezione individuale per medici: l’importanza del camice

Dispositivi di protezione individuale per medici: l’importanza del camice

I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono dei dispositivi da indossare al fine di preservare la salute di alcuni soggetti esposti a particolari rischi, come ad esempio gli operatori sanitari. Diversamente da come si potrebbe pensare, anche questi professionisti svolgono attività che possono esporli a rischio. Questo perché sono costantemente a contatto con residui biologici, organici, agenti patogeni (come virus e batteri) e sostanze chimiche. Pertanto, è di fondamentale importanza per loro indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale, come ad esempio i camici, le mascherine, i guanti adeguati, gli occhiali, i copri scarpe ecc.

I camici

Come sopra anticipato, tra i DPI essenziali per un medico vi sono quelli per la protezione del corpo, come i camici professionali. In particolare, è possibile distinguere tre tipologie di camice principali: quello chiuso al collo e ai polsi, quello con rinforzi anteriori e il grembiule in PVC. Nel primo caso, si tratta di camici che gli operatori sanitari devono indossare per avere contatti con i pazienti che potrebbero produrre residui biologici. Infatti, il camice chiuso con fettuccia, serve proprio per impedire la penetrazione dei liquidi. I camici rinforzati, invece, hanno una funzione analoga ai precedenti, ma in più sono rinforzati nei punti critici. Si tratta, pertanto, di dispositivi da utilizzare principalmente nelle procedure a rischio contaminazione mediante spruzzo. Infine, i grembiuli, sono dei dispositivi di protezione anteriore impermeabili e resistenti, da indossare per lavare la strumentazione o svuotare i rifiuti organici. I camici, in ogni caso, vanno indossati afferrando i lembi, facendo attenzione ad eseguire correttamente i nodi al collo e all’altezza della cintura. Anche la rimozione va effettuata con attenzione, per evitare il contatto con i residui. Per far ciò, è necessario slacciare i lacci e sfilare il camice rigirando le maniche su loro stesse, evitando eccessivi movimenti che potrebbero distribuire i residui nell’ambiente.

DPI per mani e piedi

Altri dispositivi di protezione individuali di cui un operatore sanitario non può fare a meno durante la sua professione, sono quelli per le mani e i piedi. I guanti, in particolare, devono essere scelti della giusta taglia, devono essere resistenti alla trazione ed avere una forma anatomica. Solo con queste caratteristiche, è possibile accertarsi della sicurezza sia dell’operatore che del paziente. Si può, poi, scegliere il materiale più confacente alle proprie esigenze, per un utilizzo confortevole. In genere, quelli più utilizzati, sono i guanti in lattice oppure in nitrile. Questi ultimi possono essere una comoda alternativa ai primi nel caso in cui si dovesse essere allergici al lattice. I guanti in nitrile, infatti, ne sono assolutamente privi. Proteggere i piedi, invece, è possibile mediante calzari monouso antiscivolo o gambali in TNT o PVC. Entrambi i dispositivi permettono di proteggere calzature ed arti, e sono necessari in particolare nel settore chirurgico, dove sono frequenti gli spruzzi di materiale organico. Infine, i sanitari sono soliti indossare durante i propri turni di lavoro appositi calzature pensate non solo per garantire il massimo dell’igiene ma anche il massimo comfort durante tutto il turno di lavoro.