L’autonomia delle persona con anziane o diversamente abili

Chi lavora nell’ambito dell’assistenza dell’anziano (Oss, Asa, infermieri, educatori, animatori, medici) sa che è importante rivolgere una certa attenzione anche all’autonomia (il primo punto dell’articolo) delle persone assistite. Quando si parla di autonomia si fa riferimento non solo alla cura di se, ma anche al saper compiere dei movimenti in modo più o meno fluido senza per forza l’utilizzo e l’ausilio di strumenti come sedie a rotelle, stampelle, girelli. Nell’articolo, per inciso, si farà riferimento a persone che possiedono un minimo di autosufficienza.

L’operatore sanitario/educativo curerà l’autonomia nella cura personale (lavaggio, vestizione) e deambulazione.

I dispositivi sanitari (secondo punto) sono per esempio il WC ergonomico, la sedia da comodo, il set comprensivo di bagno e lavabo, sollevatore, letto. Tali dispositivi sono importanti, se non addirittura necessari per alcuni utenti (non autosufficienti), però per quei pazienti che hanno un minimo di autosufficienza è importante non farli abituare all’utilizzo continuo di tali dispositivi per evitare che possano perdere le loro capacità conservate. E’importante alternare.

Il lavoro principale che svolge l’operatore sanitario (Oss, Asa, Infermiere) o l’Educatore è di creare una sorta di mediazione e di stimolare la persona a compiere certe azioni e/o deambulazioni in autonomia, in modo tale da stimolare continuamente il suo sistema vestibolare e muscolare, da prevenirne un decadimento rapido.

Il LETTO PER DISABILE

Il letto innanzitutto può essere costituito da sponde anticaduta assicurando il paziente da cadute accidentali, una maggiore facilità di posizionamento delle sponde, scorrevoli in altezza (regolabili e bloccabili), quando queste non sono necessarie possono essere anche smontate. Laddove il disabile fosse in casa propria, sono possibili reti motorizzate e materassi con fodere impermeabili e removibili, facili da pulire, disinfettare e sterilizzare. Inoltre, al giorno d’oggi molti di questi letti possono essere scelti in svariate misure e colori, adattandoli all’arredamento preesistente diminuendo l’impatto da parte dell’che non avrà l’idea di stare su un letto “ospedaliero”, ancora di più senza le sponde.
assistito

A COSA SERVE IL SOLLEVATORE o SOLLEVA-PERSONE

Per evitare sforzi o causare un danno all’assistito, l’utilizzo del sollevatore è importante. Con tale strumento è possibile sollevare e trasportare una persona dal letto alla carrozzina/sedia o semplicemente farlo alzare dal letto e viceversa.

Il sollevatore è composta da imbracature (con o senza poggiatesta).

Lo strumento è importante in quanto attraverso di esso si mette in sicurezza il paziente. Il sollevatore di solito è mobile, ma per comodità può essere applicato al letto.

L’AUTONOMIA DI PERSONE ANZIANI O DIVERSAMENTE ABILI

In conclusione, e riallacciandomi un po’all’introduzione, per lavorare sulle autonomie dell’anziano, e del disabile anche, è importante non farlo “abituare” completamente all’eventuale ausilio (sedia a rotelle, stampelle, girello). Ciò che è importante, è trasmettere alla persona diversamente abile a svolgere una serie di azioni, movimenti, deambulazioni in autonomia basandosi su capacità ancora conservate.

Quando il paziente verrà dimesso da una clinica, ospedale o casa di cura, tramite la richiesta fatta dalle famiglie presso i Servizi Sociali di quel territorio, potrà essere attivata una rete di servizi di assistenza nei confronti dell’utente. Solitamente sono le Cooperative Sociali (privato – sociale) ad essere incaricate ad offrire assistenza domiciliare alla persona disabile o anziana, inviando un Educatore o Oss per un tot. di ore alla settimana. Poi a seconda della gravità del caso, le ore di assistenza potranno aumentare o addirittura accogliere tale persona all’interno di Centri Diurni della Cooperativa stessa.

Solitamente in Comuni come per esempio Milano, molte di queste ore sono pagate dal Comune stesso alla Coopearativa, la quale a sua volta paga gli Operatori; laddove fosse necessaria una maggiore copertura di ore settimanali, tramite i Servizi Sociali è possibile fare una richiesta di aumento, se questa non venisse accettata, il carico di spesa ulteriore dovrà essere sostenuto dalla famiglia stessa (che paga direttamente la Cooperativa Sociale).

E’molto probabile che potrà essere elaborato anche una sorta di PEI, cioè un progetto educativo individualizzato, dove poi saranno stilati una serie di obiettivi da raggiungere con la persona assistita tramite l’Educatore o l’Operatore Sanitario. Tra questi obiettivi, potrà esservi anche quello relativo alla dimensione Autonomia.