
Versatile, affidabile e con costi di produzione inferiori rispetto ad altre fonti energetiche.
L’aria compressa è la quarta forma di energia utilizzata dalle imprese e rispetto al gas o all’elettricità può essere prodotta direttamente sul post, aspetto questo che la rende particolarmente conveniente.
In ambito industriale l’aria compressa trova ampio spazio nel settore alimentare, elettronico, farmaceutico, degli impianti di depurazione e molto altro.
Ogni ambito di utilizzo dell’aria compressa richiede il rispetto di precise normative di sicurezza e la formazione dei dipendenti.
Analizziamo insieme quali sono i rischi associati all’utilizzo dell’aria compressa industriale, la normativa di riferimento e quali sono le misure da implementare per un ambiente di lavoro sicuro.
Quali sono i rischi legati all’uso dell’aria compressa
Quando si ignorano, o si sottovalutano, i rischi associati all’uso dell’aria compressa aumentano notevolmente le probabilità di incidenti gravi.
Conoscere questi “pericoli” permette di individuare ed implementare misure preventive ad hoc.
Ad esempio: l’aria compressa rilasciata nell’impianto con una forza elevata causa danni a persone ed oggetti a causa della proiezione di detriti; ancora, il rumore prodotto dai compressori danneggia l’udito se non si indossano dispositivi di protezione adeguati.
Quando si realizza un impianto ad aria compressa i rischi da considerare sono:
- Lesioni all’udito: sono causate dall’esposizione prolungata a rumori forti. In assenza di misure preventive adeguate portano alla perdita dell’udito;
- Lesioni fisiche: possono essere provocate dall’infiltrazione di aria nei tessuti sottocutanei per l’eccessiva pressione;
- Danni ad occhi e pelle: l’aria compressa solleva schegge, polvere e altre particelle pericolose per la vista e l’epidermide.
Il quadro normativo di riferimento per utilizzare l’aria compressa in sicurezza
Il rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro rappresenta il punto di partenza per eliminare i rischi associati all’uso dell’aria compressa.
Applicare disposizioni e linee guida in merito è un obbligo legale per il datore di lavoro, un investimento fondamentale per la creazione di un ambiente lavorativo sicuro e l’aumento della produttività dell’azienda.
I riferimenti normativi per un impiego sicuro dell’aria compressa sono il D. Lgs. 81/08 e le normative EN ISO.
Nel primo caso facciamo riferimento al Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza dei Lavoratori: qui si trovano tutte le disposizioni utili a prevenire i rischi legati ai rischi specifici di ogni ambiente lavorativo; nel secondo caso invece facciamo riferimento a tutti quei criteri che devono essere rispettati durante la progettazione e l’uso di attrezzature e macchinari pneumatici.
Mettere in pratica le disposizioni presenti nelle normative citate vuol dire implementare misure di sicurezza precise ovvero: controlli preventivi degli impianti prima di ogni utilizzo e anche quando sono in buono stato, eseguire una manutenzione preventiva e programmata, installare tutte le attrezzature in ambienti consoni (ad esempio lontano da fonti di vibrazioni).
Sicurezza degli impianti di distribuzione dell’aria compressa: il valore della formazione
Rispettare la normativa è certamente importante ma non è consigliabile ignorare il fattore formazione: anche questo è una misura preventiva!
Anche gli impianti di aria compressa in perfetto stato diventano pericolosi se coloro che li adoperano non sono formati in modo adeguato.
La formazione in questo ambito non prevede solo lezioni di teoria ma anche della sana pratica in modo da permettere agli operatori di: familiarizzare con le varie attrezzature, imparare a gestire situazioni caratterizzate da un livello differente di pericolosità, identificare potenziali pericoli e prevenire rischi, gestire imprevisti.
Formazione ed aggiornamento si rivelano dunque necessari per:
- Rendere i dipendenti più consapevoli dei rischi e dei pericoli a cui sono esposti quotidianamente;
- Incrementare la produttività;
- Ridurre i tassi di incidenti.
Un supporto adeguato in tal senso arriva da società di formazione ad hoc che organizzano corsi teorici, sessioni di pratica e, al termine di ogni corso, una prova finale di verifica delle competenze e delle conoscenze acquisite.
Attrezzature e dispositivi di protezione individuale
La parte conclusiva di questo articolo è dedicata alle attrezzature e ai DPI che i dipendenti devono indossare durante le ore di lavoro.
L’uso di dispositivi di protezione e attrezzature permette di ridurre i rischi, offre ai lavoratori l’adeguata protezione e favorisce un buon funzionamento degli impianti.
Per quel che riguarda l’aria compressa i DPI da fornire ai dipendenti sono:
- Abbigliamento protettivo per ridurre il rischio di lesioni provocate da particelle e schegge;
- Guanti;
- Occhiali protettivi;
- Cuffie antirumore o tappi.
Per quanto riguarda invece le attrezzature di sicurezza:
- Indicatori di pressione per un monitoraggio continuo e costante volto a prevenire anomalie;
- Filtri che trattengono polveri e residui presenti nell’aria;
- Valvole di sicurezza per evitare l’alta pressione nei serbatoi.