Come diventare psicologo: studi, tirocinio e iscrizione all’albo

Diventare psicologo è un percorso che richiede impegno, passione e una formazione strutturata. Il processo si articola in tre fasi fondamentali: il conseguimento della laurea in psicologia, lo svolgimento del tirocinio e l'iscrizione all'albo professionale. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio ogni passaggio per intraprendere questa professione.

Diventare psicologo: la formazione

Per diventare psicologo, il primo passo è ottenere una laurea in psicologia. Il percorso accademico prevede una laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche, seguita da una laurea magistrale in Psicologia, che offre diverse specializzazioni come la psicologia clinica, del lavoro o dello sviluppo. La scelta della specializzazione è cruciale, poiché determina il settore professionale in cui si potrà operare in futuro. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, è possibile conseguire anche la laurea in psicologia online attraverso università telematiche riconosciute dal MIUR, come l'Università Niccolò Cusano. Questo permette agli studenti di conciliare studio e impegni personali, avendo accesso a una formazione flessibile e di qualità.  Durante il percorso universitario, gli studenti affrontano esami teorici e pratici su materie come psicologia generale, psicobiologia, psicologia dello sviluppo, psicologia sociale e metodologia della ricerca. Molti atenei inoltre offrono la possibilità di svolgere tirocini curriculari per acquisire esperienza pratica già durante gli studi.

Il tirocinio post-laurea

Dopo aver conseguito la laurea magistrale, è necessario svolgere un tirocinio professionalizzante della durata di almeno un anno (1000 ore), sotto la supervisione di un professionista iscritto all'albo. Il tirocinio può essere effettuato in strutture pubbliche o private, come ospedali, scuole, centri di salute mentale o aziende. Questa esperienza è fondamentale per acquisire competenze pratiche e consolidare le conoscenze teoriche apprese durante il percorso di studi. Durante il tirocinio, il futuro psicologo ha la possibilità di entrare in contatto con pazienti e casi reali, sviluppando abilità di ascolto, empatia e diagnosi. Il tirocinio inoltre consente di comprendere le dinamiche organizzative delle strutture sanitarie e sociali in cui si opera. Al termine del tirocinio, il futuro psicologo potrà accedere all'Esame di Stato, necessario per esercitare la professione. 

L'iscrizione all'albo degli psicologi

L'ultimo step per diventare psicologo è superare l'Esame di Stato, composto da quattro prove, tre scritte e una orale. L'esame valuta sia le conoscenze teoriche che le competenze pratiche acquisite durante il tirocinio. Gli argomenti trattati nelle prove riguardano la psicologia generale, le teorie psicologiche, la metodologia della ricerca, le normative professionali e l'etica della professione. Una volta superato l'Esame di Stato, è possibile iscriversi all'Albo degli Psicologi della propria regione, scegliendo tra la Sezione A, riservata a chi ha una laurea magistrale e la Sezione B, per chi ha solo la laurea triennale e può esercitare come Dottore in Tecniche Psicologiche con alcune limitazioni. L'iscrizione all'albo è indispensabile per esercitare legalmente la professione di psicologo in Italia e permette di accedere a ulteriori percorsi di specializzazione, come le scuole di psicoterapia.

Ingresso nel mondo del lavoroDopo l'iscrizione all'albo, gli psicologi possono scegliere di lavorare come liberi professionisti, aprire uno studio privato o collaborare con strutture pubbliche e private. Negli ultimi anni le richieste di psicologi sono aumentate e c'è maggiore attenzione anche da parte del governo sulla salute mentale. A tal proposito è stato prorogato anche nel 2025 il bonus psicologo con un aumento anche dei finanziamenti Alcuni scelgono di proseguire gli studi attraverso master o scuole di specializzazione in psicoterapia, che consentono di acquisire competenze specifiche per il trattamento dei disturbi psicologici.

Per diventare psicologo è necessario conseguire una laurea in Psicologia, completare tirocini formativi e superare esami per l’abilitazione professionale. La scelta dell’università giusta, unita a corsi di specializzazione, arricchisce il profilo e amplia le prospettive lavorative. L’esperienza pratica, integrata da stage e tirocini, è fondamentale per acquisire competenze specifiche. Approfondire tematiche come la psicologia clinica, educativa e del lavoro permette di specializzarsi in ambiti diversi. La passione per il benessere psicologico e il sostegno alle persone sono motivazioni chiave per intraprendere questa carriera. Investire in formazione continua è essenziale per crescere.