Il rischio interferenze è quello che si concretizza nel momento in cui in un contesto di lavoro sono presenti due o più imprese impegnate a svolgere la propria attività. Per prevenire situazioni pericolose, sono necessarie delle misure di sicurezza adeguate in questo ambito. L’azienda SINE che si occupa di sicurezza sul lavoro a Udine e che offre questo tipo di consulenza ci dirà tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Quando si parla di sicurezza sul lavoro, e in particolare di misure a tutela dei dipendenti, in molti casi non vengono considerati con la dovuta attenzione i rischi che scaturiscono dalla presenza di aziende diverse che si ritrovano a svolgere la propria attività in un luogo di lavoro. È questo il cosiddetto rischio interferenza, a cui viene attribuita una notevole importanza dal Testo Unico sulla Sicurezza, il D. Lgs. n. 81 del 2008. A tal proposito è essenziale compilare un documento ad hoc, che si chiama DUVRI: è il documento unico di valutazione dei rischi interferenziali.
La valutazione dei rischi interferenziali
I rischi interferenziali devono essere valutati con la massima attenzione, anche perché in caso contrario non solo si può subire una sanzione amministrativa, ma addirittura si commettere un vero e proprio reato penale. Infatti, oltre all’ammenta fino a 4.800 euro è previsto l’arresto fino a 4 mesi. È l’articolo 26 del D. Lgs. n. 81 del 2008 che disciplina il DUVRI e la sua obbligatorietà in relazione agli impegni che riguardano i contratti di somministrazione, d’opera e d’appalto. Questo documento, come si è accennato, comprende tutte le misure che è necessario mettere in pratica al fine di minimizzare o di annullare i rischi da interferenze. In sostanza il datore di lavoro committente provvede a valutare i rischi specifici che caratterizzano il contesto di lavoro e segnala le azioni intraprese per ridurre il rischio che si verifichino delle interferenze fra le attività che vengono svolte dal committente e quelle che sono state affidate ai lavoratori autonomi, agli appaltatori e ai subappaltatori, se presenti.
A che cosa serve il DUVRI
Il DUVRI contribuisce a coordinare gli interventi di prevenzione e di protezione ai quali sono esposti i lavoratori, in modo che vengano annullati i rischi correlati alle interferenze fra le attività delle varie imprese. Al tempo stesso viene promossa la cooperazione nella messa in atto delle strategie di protezione e di prevenzione che incidono sull’attività che è oggetto di appalto. I rischi interferenti sono quelli che riguardano l’integrità fisica e la salute dei lavoratori e che derivano dagli interventi di ditte esterne.
La gestione delle interferenze
Il DUVRI deve essere redatto, per esempio, in presenza di rischi che scaturiscono da specifiche modalità di esecuzione che sono richieste dal committente in maniera esplicita o di rischi che si concretizzano sul luogo di lavoro del committente a causa delle lavorazioni dell’appaltatore. Lo stesso dicasi per i rischi che sono causati dalla sovrapposizione di attività diverse effettuate da appaltatori differenti. Invece non rientrano nella categoria dei rischi interferenti i rischi specifici che caratterizzano l’attività dei lavoratori autonomi, degli appaltatori o del committente a cui sono stati affidati attività interferenti.
La redazione del DUVRI
È il datore di lavoro committente che ha l’obbligo di redigere il DUVRI. Egli in particolare si deve occupare di certificare l’idoneità dell’impresa dal punto di vista professionale e tecnica, e al tempo stesso favorire il coordinamento e la cooperazione in una prospettiva di sicurezza. Inoltre, è necessario che i lavoratori dell’impresa appaltatrice ricevano informazioni precise a proposito dei rischi specifici che riguardano il luogo nei quali dovranno operare. Il DUVRI è a tutti gli effetti un documento relativo alla sicurezza sul lavoro, e di conseguenza deve essere aggiornato tutte le volte che si riscontra la presenza di nuovi rischi interferenti.