Al gorno d’oggi la privacy è un argomento che sucita molto interesse da parte dell’intera popolazione: quasi tutte le persone sonno che proteggere i propri dati sensibili e le proprie abitudini è molto importante. Per la stessa ragione ma chiaramente per volontà opposta, semprepiù persone si informano su come poter spiare gli altri snza farsi scoprire.
In questo contesto ecco che il mercato delle microspie vive un forte momento di espansione, anche se si tratta in buona parte di strumenti che la legge impone di non utilizzare per fini come quello dello spiare.
I motivi per spiare possono essere davvero i più disparati: il più delle volte però si tratta i lavoro o di legami affettivi, in cui spesso il legame fatto di rispetto e fiducia si deteriore, lasciando spazio a dubbi e domande che inescano la volontà di piazzare microcamere o cimici audio, per sapere cosa succede esattamente in un dato posto ed in un dato momento.
Ma come sono fatti e come funzonano i vari modelli di microspie? Basta fare un giro in rete o nei negozi specializzati che offrono questo genere di dispositivi per rendersi conto che l’offerta è davvero molto vasta: guardando la situazione dal unto di vista di chi teme di essere spiato c’è da dire che alcune sono davvero difficili da vdere per le dimensioni o per il fatto che sono ben mimetizzate in oggetti e strutture.
Oltre le “classiche” microcamere e cimici, oggi riscuotono molto successo le microspie occultte in oggetti di uso comune, come possono essere ad esempio una penna, il bottone di una camici o ancora una chiavetta USB.
I passi da gigante della tecnologia hanno infatti permesso ai produttori di inserire parti audio-video sempre più piccole, riuscendo in tempi recenti ad adattarle a questi piccoli oggetti.
Di fatto dunque ci sono un sacco di potenziali punti in cui le microspie possono essere piazzate in maniera del tutto discreta: e ci tieni alla tua privacy e soprattutto se hai il dubbio che qualcuno ti stia spiando, devi tenere gli occhi ben aperti.
Bisogna tuttava aggiungere che la tecnologia raramente si muove in una sola direzione: anche in questo caso infatti esiste fortunatamente un rovescio della medaglia. Se da un lato l’evoluzione ha reso facile l’occultamento delle videocamere e dei microfoni spia, dall’altro ha reso possibile la produzione di rilevatori, che trovano questi dispositivi all’interno degli ambienti.
I prezzi, sia delle microspie che dei relativi rilevatori, oscillano molto: a seconda del modello e della qualità poccono costare da una decina di euro fino a diverse centinaia o addirittura migliaia.